Una occasione per partecipare alla vita "politica" di questo strano paese.
Un paese che si nutre di parole, che viaggia ai margini dei problemi veri e che compie scelte senza una adeguata partecipazione della società civile.
sabato 13 luglio 2013
Trasporti, un po' di coraggio
Alla partenza della stagione estiva, vengono cancellate alcune corse di treni intercity sulla dorsale tirrenica a sud di Napoli, uccidendo la mobilità' turistica sul territorio. Le Ferrovie dello Stato sostengono che: “La valutazione di quali treni cancellare è stata condivisa tra Regione e Trenitalia”. L’assessore Regionale garantisce che: “il Governo regionale sta cercando un punto di incontro con le Ferrovie dello Stato per dare ai cittadini calabresi un sistema di mobilità corrispondente alle loro esigenze”.
Nascondersi dietro un dito.
E' ormai un consunto giochetto di una gestione ragionieristica di questa amministrazione regionale incapace di raccontare che il rapporto con la societa' Ferrovie dello Stato e' di mera prestazione di servizi basato su una sorta di prezzario: tanto la Regione paga tanti servizi saranno concessi ai cittadini calabresi, turisti compresi.
Cosa che non comprende solo la eliminazione di treni dallo orario ma anche le cancellazioni improvvise che molti pendolari apprendono solo dopo minuti di snervante attesa, la mancata pulizia dei vagoni, vagoni con aria condizionata non funzionante da anni, incuria verso i clienti trasportati, stazioni non assistite, mancanza di collegamenti veloci di alta fascia, la eccessiva durata del viaggio iscritta in orario per percorrenze dalle primarie localita' di partenza, ecc. ecc.
Mi domando che senso ha che lo Stato detenga quote di partecipazione di un vettore che viaggia solo su criteri bilancistici pur operando in mercato captive quale è' quello pubblico. Tra le altre cose senza alcuna trasparenza circa i "rendimenti" delle singole linee di prodotto e senza alcun controllo sullo utilizzo dei finanziamenti ottenuti. Con un drammatico intreccio tra rete e gestione corrente. Lasciamo, finalmente, allo Stato la gestione e lo ammodernamento della rete e diamo più vigore alla azione di una Agenzia per il controllo della sicurezza del trasporto.
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