- Lavorare per creare ricchezza per il territorio ( e non come si è fatto sinora ponendo attenzione alle sole entrate comunali) su una ipotesi di rigenerazione urbana provando a pensare San Nicola come la città del mare e della natura e, attraverso la valorizzazione della mare, del paesaggio, della natura circostante progettare la valorizzazione delle tradizioni, della storia, dei luoghi dell'urbanità. E quindi:
- Bloccare qualunque ulteriore licenza di costruzione a meno delle case per residenti e di proposte di licenze per alberghi tradizionali a conduzione familiare, per favorire una lievitazione del valore delle abitazioni e quindi selezionare la qualità degli ospiti non residenti;
- Lanciare un piano di manutenzione delle 4500 abitazioni dei non residenti favorendo con incentivi l’utilizzo di energie solari e l’accorpamento di unità immobiliari;
- Proporsi di aiutare le imprese edili a trasformarsi da costruttori a manutentori facendogli fare un importante salto qualitativo;
- Proporsi un piano del verde cittadino, ampliando le aree comunali destinate a verde, alleandosi con il Parco del Pollino e favorendo la creazione di una cooperativa per la manutenzione del verde;
- Introducendo il principio di prelazione del amministrazione comunale su ogni terreno messo in vendita o attraverso il conferimento al parco cittadino;
- Creando opportunità di produzione di energie alternative;
- Fondendo le attività di gestione del verde con quelle della raccolta dei rifiuti.
- Accettare la richiesta di aderire al Parco Marino della Riviera ei Cedri. E quindi:
- favorire le attività relative ed ausiliari alle attività di pesca (attrezzatura per alaggio, punto vendita, ecc. cosa che riguarda appena 4/5 barche e 2/3 imprenditori);
- riorganizzare il porto naturale, un porto storico che funziona come riparo ormai da più di 2000 anni, riscrivendo le regole di utilizzo in termini di riduzione dell’inquinamento da idrocarburi (p.e. imponendo l’utilizzo di motori elettrici per l’approdo);
- rivalorizzando le aree SIC investendo con l’aiuto del Parco per la rinaturalizzazione ed il ripascimento dell’area che va dall’isola di Dino a Capo Scalea (Sito di Interesse Comunitario)
- favorendo la formazione di iniziative per la pesca sportiva ed il controllo dell’area SIC
- Per realizzare tutto ciò proporsi una importante azione di riduzione dei costi passivi dell’amministrazione comunale trasformandoli in costi attivi, ciò è costi destinati a dare reddito aggiuntivo, per esempio:
- Utilizzando il fatto che con i nuovi prossimi assunti, gli LSU, l’organico del comune si allarga fuori misura, bisognerà usare il surplus di persone per mettere ordine sul territorio comunale p.e. utilizzandoli per scovare possibili abusi e probabili elusioni, creando, così, occasioni di maggior reddito per l’amministrazione comunale.
- Riunire, in accordo con i comuni viciniori della parte calabrese del Golfo di Policastro, alcune funzioni comunali;
- Pulire il bilancio comunale di presunti crediti e rinunciare a recuperare imposte che risulta ormai troppo costoso perseguire;
- Abbandonare finalmente l’inutile ed enorme costo passivo della improbabile riconciliazione delle liste dei contribuenti (finora sono stati spesi, nel tempo, quasi un milione di euro per questo), attivando azioni attive;
- Assegnare, finalmente, un nome univoco alle strade cittadine ed un nunero univoco alle abitazioni ai condomini ai parchi. Un impegno essenziale ad evitare il flop (forse voluto) di ogni azione di verifica dei residui attivi vantati.
- Semplificare la riscossione del servizio idrico integrato e della tarsu passando dalla imposizione individuale a quella dei condomini come avviene in qualsiasi grande città (si riducono costi della riscossione da 100 ad 1) .
- Risparmiare su costosi progetti per inutili e velleitari investimenti;
- Imporsi di utilizzare le entrate dell’ICI dei non residenti, circa 1,2 milioni di euro/anno, solo per investimenti e non per mantenere i costi dell’amministrazione comunale.
- aumentare il numero e la qualità dei servizi offerti ai cittadini residenti, migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini non residenti.
- Creare occasioni di traparenza ammnistrativa, attraverso:
- L'istituzione di un Organismo Indipendente di Valutazione della performance [ .... ], (ai sensi dell’art. 14 del decreto legislativo 150/2009);
- Verificando i costii benefici per la communità degli investimenti, prioitizzandoli, prima di definirne la possibile finanziabilità;
- Implementando le pregorative della Consulta dei Cittadini non residenti;
- Completando l'attività di informazione attraverso il sito del comune mettendo in linea non solo le delibere ma anche i verbali della Giunta e del Consiglio e gli allegati tecnici connessi.
- Favorire la crescita qualitativa delle imprese legate al turismo stagionale favorendo:
- l’ampliamento della stagione utile anche attraverso l’avvio del Centro di Eccellenza, l’utilizzo corretto del Palazzo dei Principi di Lanza;
- la valorizzazione del Centro Storico favorendo l’utilizzo attivo delle abitazioni ora abbandonate, il rifacimento della pavimentazione delle strade, la creazione di botteghe artigiane;
- valorizzando, con l’aiuto del Parco del Pollino, le colline retrostanti il paese procedendo alla riforestazione, al supporto alle aziende agricole, ovine e bovine li presenti, creando percorsi pedonali assistiti.
- Ridurre drasticamente i costi dei servizi (Idrico, Reflui, Spazzatura). I costi dei Servizi non pesano sull’amministrazione ma solo sui cittadini per questo ancor più una amministrazione deve operare senza discriminare tra residenti e non residenti. E quindi:
- Poichè il servizio idrico è gravato da un uso smodato e non verificato dell’acqua, sarà necessario ridurre i consumi non utili (p.e. le perdite del troppo pieno del serbatoio), ma anche rivedere la composizione del costo e la sua ripartizione su cui si calcola la tariffa. Questo influirà anche sull’importo pagato per i reflui ( calcolato sulla quantità dell’acqua addebitata).
- L’enorme costo della raccolta della spazzatura può essere di molto diminuito ottenendo un miglior risultato organizzando un porta a porta basato sui condomini (edifici, condomini, parchi) e realizzando una vera politica della raccolta differenziata.
- Utile potrebbe essere la fusione della raccolta dei rifiuti con la gestione del verde del territorio comunale. Ciò potrebbe avvenire favorendo una iniziativa che abbia quale attività il ciclo che parte dalla serra e vada fino all'utilizzo della parte umida (scarti alimentari e p.e. potature) per generare concimi o energia.
- Realizzare, finalmente, il riutilizzo dei reflui per l'agricoltura e per mantenere umidi gli spazi a verde delle colline circostanti, combinando la enorme produzione estiva di reflui con il bisogno di ridurre al minimo gli incendi estivi.
- Ecc.ecc.
Una occasione per partecipare alla vita "politica" di questo strano paese.
Un paese che si nutre di parole, che viaggia ai margini dei problemi veri e che compie scelte senza una adeguata partecipazione della società civile.
domenica 21 novembre 2010
Linee guida per un programma politico per il comune di San Nicola Arcella (Cosenza Calabria)
Assunto che la maggiore ricchezza per il paese in termini economici sono le entrate derivanti dal cittadini non residenti, circa 1,2 milioni di euro/anno per l'amministrazione comunale e circa 9/10 milioni di euro di attività produttiva per le imprese (attività marine, commercio al dettaglio, ristorazione, manutenzione , attività artigianali ei commerciali) e che il turismo che è interessato al nostro territorio è quello naturalista ed ambientalista, le linee guida possono articolarsi su:
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